Giorgio Pesti
Biografia: Giorgio Pesti nasce oggi, in una modesta cittadina diversa dalle altre, come lo sono tutte. Mediocre appassionato di letteratura, la scelta di dilettarsi con qualche bazzecola di propria produzione, colta diverso tempo addietro, l'ha infine portato a rivelarsi, parzialmente, ad un qualche pubblico. Voi, miei venticinque lettori, non troverete nulla, qui.
Non mi pare non ci sia nulla….
Intanto perché hai scelto quell’immagine come foto profilo?
E poi ho letto velocemente qualche poesia e qualcosa la dicono…altroché
Torno con calma
Ciao
.marta
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Ciao marta,
Innanzitutto ti ringrazio dei complimenti indiretti, è un piacere che tu la pensi così.
La mia descrizione è allegorica, se vogliamo esagerare un pochino.
Rappresenta in qualche modo, certo un po’ strano, una professione d’umiltà e una sorta quasi di sconforto vero il presente che, seppur forse banale, provo certamente per quanto riguarda la poesia moderna.
L’immagine del profilo non è altro che questo, un’allegoria.
Scontato e scontate forse anche all’interno delle poesie, spesso esse stesse vogliono rimandare ad altri autori, altri concetti e altri pensieri. Forse nei commenti delle singole poesie prima o poi aggiungerò le chiavi di lettura, alcune, o forse preferirò come adesso lasciare libertà al lettore.
Ringraziando del tuo tempo prezioso,
Giorgio
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La domanda che nasce spontanea: “Cosa nasconde il gravatar?” Sicuramente non il vuoto!
Leggendo, dapprima velocemente, i versi, s’intende un profondo senso di umiltà, giusta non contraffatta, e di pudore intimo che vengono sopraffatti dall’esigenza di rivelare e rivelarsi — una propulsione che non si può spegnere — pur attraverso cortine, veli, filtri : ed entrano in scena allegorie, metafore, allusioni… che nascondono ma rivelano l’IO.
Tutto questo spinge il visitatore, distratto prima, attento poi, a leggere coinvolto e cosciente, immergendosi per penetrare il e nel mistero di un’anima bella.
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